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Tutti noi conosciamo il maestro Giuseppe Vessicchio, noto al grande pubblico con il diminutivo di Beppe. Il famoso direttore d’orchestra ha collaborato con alcuni degli artisti musicali più famosi del nostro Paese tra cui Gino Paoli, Edoardo Bennato, Andrea Bocelli, Zucchero, Max Gazzè ma anche artisti internazionali come Sarah Brightman, Courtney Love e Tom Jobim. La sua immagine è fortemente legata ad alcuni programmi di punta come “Amici” ma soprattutto il Festival di Sanremo.
Ma cosa c’entra Beppe Vessicchio con il cibo?
In un’intervista condotta da Marco Molendini per “Il Messaggero”, Vessicchio spiega che da 10 anni si occupa dello studio degli effetti delle vibrazioni armoniche su quelli che chiama “gli alimenti acquosi”. All’interno di questa categoria vi rientrano la mozzarella, i pomodori, il vino, le melanzane e la pasta. Secondo il maestro, associando la musica giusta ai corretti alimenti, quest’ultimi avranno un sapore migliore. Le istruzioni sono queste “Si prende l’ipad, ci si mettono sopra i bicchieri, ma anche la bottiglia o un panierino con mozzarella o pomodoro e si procede con la musica giusta!”
Di seguito abbiamo riportato alcuni estratti dell’intervista, buona lettura!
«Sono partito da uno studio scientifico fatto nel Wisconsin, anni fa: stabilì che le vacche facevano più latte se si suonava Mozart. Hanno provato anche coi Led Zeppelin, ma con risultati pessimi».
E allora?
«Ho pensato che non poteva essere un motivo culturale».
Giusto, le vacche melomani non esistono.
«Ci doveva essere una ragione fisica: ovvero, le vibrazioni musicali. Se rispondono al principio delle armonie naturali, fanno trovare alle componenti degli alimenti la migliore coerenza fra di loro. Ci lavoro da dieci anni e ho scritto anche un libro. E ora vado avanti con l’aiuto di un musicoterapeuta».
Avete risultati confortanti?
«Sere fa, davanti a un po’ di enologi a Guardia Sanframondi, dove si fa la falanghina, ho preso 8 bicchieri della stessa bottiglia. Quattro li ho lasciati sul tavolo, gli altri li ho messi sull’ipad mentre suonava Bach. Dopo 12 minuti, il vino ha cominciato a cambiare colore. E, all’assaggio, il gusto era decisamente migliorato fra le facce sbigottite degli esperti. Sui pomodori l’esperimento è stato confortato dai risultati di uno spettrofotometro. L’ho fatto anche in teatro a Taormina, con una mia composizione. Dopo 15 minuti un biologo molecolare svizzero ha constatato gli effetti».
Verrà preso d’assalto.
«Ci sono cantine che mi chiamano per suonare le botti. La Conad è pronta a creare un circuito con diecimila bottiglie».
Hegel sosteneva che la musica eleva lo spirito, lei sostiene che eleva gli alimenti.
«Provo soddisfazione: finalmente, sono riuscito a utilizzare la musica per aiutare gli altri. Ora, in tutto quello che faccio, cerco sempre di individuare le armonie naturali. Ho già fatto un disco di miei composizioni scritte secondo questo principio».
Durante l’intervista, Beppe Vessichio ha preparato una genovese, il ragù napoletano a base di cipolla e carne. Ovviamente il piatto è stato preparato con la giusta musica, una composizione che passa per tutte le tonalità. Ed è venuto buonissimo!
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